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Nel ricordo di Guido Orlando

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RICORDATO IERI A TERRASINI GUIDO ORLANDO NEL PRIMO ANNIVERSARIO DLLA SUA SCOMPARSA

  1. E’ stata inaugurata ieri, presso l’Antiquarium comunale di Terrasini, una mostra fotografica per ricordare Guido Orlando, fotografo, collaboratore di Peppino Impastato e poi costante animatore di iniziative e di pubblicazioni su di lui. Guido è scomparso un anno fa, portato via da una malattia incurabile. E’ stato uno dei soci fondatori dell’Associazione Culturale Peppino Impastato, e ne era il cassiere. I suoi amici e compagni, con la collaborazione della famiglia di Guido e dell’Associazione fotografica Asadin, di cui Guido faceva parte, hanno deciso di fargli questo omaggio, come primo momento di un progetto più ampio che prevede la trasformazione della casa di Guido in un centro di promozione culturale per lo studio della fotografia e per la diffusione della cultura musicale, di cui Guido era appassionato. Il progetto prevede anche la classificazione dell’immenso patrimonio fotografico, che documenta immagini della Sicilia, di Cuba, del Messico, filtrate dalla grande capacità che egli aveva di cogliere i particolari, di inquadrarli e riprodurli nella giusta luce e di mediare memoria e arte. La mostra, che rimarrà aperta tutti i pomeriggi, dalle 16 alle 20 sino al due marzo, è stata presentata da Salvo Vitale, che ha ricordato le molte esperienze culturali di Guido, la sua collaborazione nella gestione del sito di Peppino Impastato e le reciproche attività portate avanti per conservarne la memoria. E’ seguito un filmato con la proiezione di “volti di Terrasini”, cui Guido aveva collaborato,  e la proiezione di un’intervista fatta a Guido alcuni mesi prima della sua malattia, sulla sua esperienza all’interno del Circolo teatrale OM di Terrasini e sul Circolo Musica e Cultura di Cinisi: il filmato, intramezzato da fotografie d’epoca, in gran parte inedite, preparato da Paolo Chirco, ha creato forti momenti di commozione alle numerose persone intervenute. Pino Manzella ha ricordato che Guido è morto nello stesso giorno di Enzo Sellerio, anche lui grande fotografo, che, anche lui, ha voluto essere cremato.   Mancavano le autorità comunali di Cinisi e Terrasini, soprattutto gli addetti alla cultura, i quali sicuramente avranno concezioni diverse del significato di cultura. Casa Memoria di Cinisi, nella cui gestione Guido ha passato gli ultimi suoi anni, ha ricordato Guido con un manifesto, corredato da una poesia di Umberto Santino, la quale si ispira a una poesia, più che altro uno sfogo, scritto da Guido Orlando in un foglietto, a Radio Aut, qualche giorno dopo la morte di Peppino Impastato, nel 1978. Ecco il testo:

SIAMO NOI CHE MORIAMO

Peppino, ti ricordi quando

mi hai aiutato a fare

la trasmissione su Fausto e Iaio?

Tu sapevi usare sempre le parole giuste

per ricordare che il potere

ha già fatto molti morti.

Hai pure voluto ricordare

l’anniversario di Pinelli,

di Sacco e Vanzetti,

hai sempre pensato a Francesco,

a Walter, a Giorgiana, a Mauro

e a tutti gli altri compagni

morti di Stato.

Ora ti aspetto

per pensare anche a te,

perché non è vero che sei vivo,

ma siamo noi che moriamo sempre più,

dopo le vostre morti.

 

( 23 febbraio 2013 )



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